Dichiarazione stampa del Presidente ALPAA, Gino Rotella
Indichiamo a tutte le nostre strutture territoriali di promuovere o sostenere ogni azione di contrasto al cosiddetto “decreto sicurezza”, che se approvato produrrà oltre agli effetti dirompenti sul piano morale e dei principi costituzionali, una serie di conseguenze a danno dell’agricoltura sana e di quanti si battono per l’affermazione di una economia agricola estranea ai condizionamenti della criminalità mafiosa.
Tale azione può avere maggiore forza se verranno coinvolti i parlamentari di tutte le forze politiche dei rispettivi territori, allo scopo di sensibilizzarli sui danni che tale decreto comporta, in particolare su due punti. Il primo, la vendita dei beni sottratti alle mafie che viene estesa a chiunque ne faccia richiesta purché non sia un familiare prossimo del proprietario mafioso. Se questo è il decreto del cambiamento, bisogna essere consapevoli che rappresenta un formidabile regalo alle mafie in quanto, attraverso prestanomi, potranno rientrare in possesso dei beni confiscati, compresi quei terreni agricoli che in questi anni sono diventati presidi di legalità e punti di tutela delle produzioni di qualità legate al territorio.
Il secondo punto riguarda il divieto di iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo. Impedire il rilascio della carta d’identità agli immigrati che si trovano in tale situazione, oltre a essere un atto deprecabile sul piano morale, comporta evidenti conseguenze sul piano sociale ed economico. Difatti, nella impossibilità di ricevere la retribuzione con pagamenti tracciabili, come previsto dalla normativa vigente, si condannano gli immigrati alla marginalità sociale dunque al lavoro nero e allo sfruttamento.
Roma, 31 ottobre 2018