COMUNICATO STAMPA
BENE L’ANNUNCIO DEL NUOVO PIANO TRIENNALE PESCA. ORA MAGGIORE COINVOLGIMENTO E SUPERAMENTO DELLE CRITICITA’
Apprendiamo dalla stampa la notizia che al MIPAAF è stato presentato il Programma triennale pesca e acquacoltura 2017/19.
Non conosciamo il testo, se ne esiste uno, ma da quello che emerge dalle dichiarazioni ufficiali e dalla pagina facebook del sottosegretario alla pesca, On. Giuseppe Castiglione, la sostanza è abbastanza condivisibile.
Condividiamo, come Alpaa, l’attenzione rivolta alla salvaguardia delle risorse ittiche e della loro biodiversità, soprattutto se collegata anche alla tutela del lavoro della piccola pesca. Condividiamo l’impegno di un maggiore coinvolgimento delle parti sociali e di rappresentanza della categoria, soprattutto se si terrà in debito conto dei nuovi soggetti, la cui rappresentanza e rappresentatività sono conclamate dai fatti. Condividiamo la necessità di favorire l’accesso al credito e ai servizi assicurativo-finanziari, senza dimenticare però la ricerca.
Quando, e se, avremo modo di leggere il nuovo Piano potremo dare il nostro contributo di merito. Per il momento ci limitiamo a rilevare le criticità del Piano 2013/15 di cui, pur apprezzando la carica innovativa, rileviamo l’incoerenza nella sua attuazione con gli obiettivi posti. Criticità peraltro evidenziate dalla Corte dei Conti che, nel denunciare limiti e ritardi, ha sollecitato “una riflessione” per un utilizzo produttivo delle risorse e per superare “una rilevante lentezza”. L’attuazione del vecchio Piano infatti è stata assai lontana dai bisogni di una categoria in forte crisi, in particolar modo dei piccoli pescatori.
Con l’auspicio che il nuovo Piano Triennale superi le “criticità” passate e possa rappresentare uno strumento di economia politica aggiuntiva e integrativa alle politiche strutturali comunitarie del FEAMP, manifestiamo il nostro impegno a farlo vivere concretamente tra i pescatori della piccola pesca in modo da poterlo utilizzare e finalizzare alla crescita e allo sviluppo del settore.
ROMA, 30/6/2016